QUATTRO ORDINI DEL GIORNO PER I PICCOLI COMUNI
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Ricostituire il fondo montagna, la velocizzazione del trasferimento spettanti a comuni ed unioni di comuni, svolgimento delle funzioni in forma associata, accorpamento delle aziende sanitarie gli argomenti trattati
Quattro ordini del giorno per mandare a Regione e Governo un messaggio preciso, per la tutela dei piccoli comuni e per rafforzare lo svolgimento di funzioni associazione. Sono stati approvati all’unanimità dal Consiglio dell’Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve, dai Comuni d Londa, San Godenzo, Rufina e dalla Giunta di Pelago quattro ordini del giorno che hanno come obiettivo la tutela dei piccoli comuni e delle unioni.
Nel primo ordine del giorno si chiede alla Regione di trasferire i finanziamenti necessari alle Unioni di Comuni ed ai comuni per gestire le deleghe regionali e cioè: forestazione, agricoltura e servizi associati. Oltre a questo la Regione per alcune amministrazioni non hanno ancora ricevuto i finanziamenti per i lavori di ristrutturazione e manutenzione delle scuole, questo ritardo rischia anche di far sforare ad alcuni comuni il patto di stabilità.
Nel secondo ordine del giorno si segnala che la Regione non ha provveduto al trasferimento di finanziamenti per la gestione dei servizi associati. Inoltre nel terzo ordine del giorno si chiede di ristabilire il “Fondo per la Montagna” ormai eliminato dal Governo nazionale ed il fondo per i “Comuni Disagiati” istituito dalla regione ed anch’esso cancellato. Nell’ultimo ordine del giorno si esprime la preoccupazione per il riassetto del Servizio Sanitario Regionale che prevede di ridurre a tre le aziende sanitarie, la preoccupazione è quella che i distretti socio-sanitari siano ridisegnati senza tenere conto minimamente della storia istituzionale.
L’approvazione di questi odg all’unanimità nei consigli comunali e nelle giunte, afferma il Sindaco di Londa e Presidente dell’Unione di Comuni Valdarno Valdisieve, denotano il malessere complessivo delle Amministrazioni comunali nei confronti delle politiche degli Enti superiori Regione e Stato che sembrano voler cancellare i presidi più importanti dei territori montani, i piccoli comuni.
Nello stesso tempo sembrano non voler neanche rispettare gli impegni presi con gli Enti Locali e le Unioni di Comuni per la gestione delle deleghe regionali e dei servizi associati fortemente voluti proprio dalla Regione.
Sembra, continua Murras, ci sia una regia che tende a non far funzionare queste gestioni per poi poter dire che non funzionano e vanno superate. Noi, insieme ad UNCEM Toscana faremo tutto il possibile perché venga consentito ai piccoli comuni, (piccoli perché hanno pochi abitanti, ma non per territorio, che è sempre molto vasto) di mantenere la loro attività amministrativa e alle Unioni di Comuni di migliorare la loro attività di collaborazione con tutti i comuni piccoli e grandi per le gestioni dei servizi associate e per continuare a svolgere le funzioni delle deleghe regionali.
E siamo disposti, conclude Murras; oltre ad approvare odg anche a fare altre iniziative più eclatanti per far cambiare le attuali impostazioni politiche.”