Le Frazioni

Londa ha un'estensione territoriale molto vasta ed è collegata alla sue frazioni da strade che ripercorrono antiche vie e mulattiere. I suoi borghi, immersi in una natura rigogliosa e incontaminata, sono ricchi di testimonianze antiche. Sempre pronti a stupire il visitatotore. Percorrendoli si possono incontrare luoghi dimenticati e vivere esperienze del tempo passato. Le pievi romaniche e medievali, i resti dei Castelli a guardia delle vallate sottostanti e i piccoli borghi conservano infatti molte delle loro caratteristiche originarie, e continuano a mantenere il loro fascino e a suscitare emozioni ai turisti che si avventurano in questa parte della Toscana ancora poco conosciuta.

 

VIERLE
Vierle toponimo di origine etrusca ha diverse testimonianze della presenza di questa civiltà nella frazione. Nel podere del Trebbio è stata ritrovata una bellissima stele del V secolo a.C.. Lavorata su entrambi i lati, rappresenta da una parte una matrona signorilmente vestita e dall'altra una sfinge rampante ed alata, simbolo della distruzione. Attualmente la stele è custodita presso il Museo Paleontologico di Firenze.
A Vierle troviamo la Chiesa di San Lorenzo, di origine medievale, modificata nel XIV secolo e restaurata all'inizio del secolo scorso. La chiesa conserva una tavola seicentesca raffigurante la Sacra Famiglia e Angeli.

RATA
La Rata, nome di origine etrusca, sorge su un poggio dove si trova la pieve romanica di S. Maria, e da dove è possibile osservare un magnifico panorama di parte delle colline che abbracciano la Val di Sieve. La chiesa di Santa Maria alla Rata risale al 1299 ed è dotata di un campanile a vela con due campane, il presbiterio è decorato con una pittura raffigurante un angelo in volo con un fascio di gigli bianchi ed un cartiglio con un'iscrizione in latino. Prima di arrivare alla chiesa, sulla sinistra si trova l'imponente villa alla Rata, un tempo Villa Ginori. Per raggiungere la frazione della Rata è consigliabile passare da Contea, dalla zona detta "Pizzicotto", seguendo le indicazioni per Turicchi.

RINCINE
La frazione di Rincine è posta sul lato occidentale del monte Falterona, alla sinistra del torrente omonimo. L'antico borgo di origine etrusca, fu parte del feudo della celebre famiglia dei Conti Guidi, dal 1446 divenne Comune rurale a statuto autonomo fino al 1776, quando andò a formare l'attuale comune di Londa. La Chiesa di Sant'Elena sembra sia dedicata alla madre dell'imperatore Costantino, l'imperatrice Elena che si ritirò in penitenza in questi luoghi. All'interno troviamo una terracotta raffigurante la Vergine Maria con Bambino con quattro Santi attribuita a Benedetto Buglioli della scuola di Andrea della Robbia.

CAIANO
La frazione di Caiano è molto caratteristica e conserva diversi poderi e case coloniche, tra cui la Villa Passerini di Belvedere, oggi Zingale, e la villa Gori di Caiano. La Chiesa di Santa Maria a Caiano, risalente al XII sec. e appartenuta fino al XVII sec. ai monaci di Vallombrosa, ha la facciata a capanna con un unico ingresso architravato sormontato da un timpano. La copertura è a capriate. All'interno dell’ abside semicircolare è ancora possibile riconoscere l'antico parato murario medievale, ai due lati troviamo degli altari settecenteschi. Nel cortile adiacente alla chiesa è conservato un pozzo cilindrico cinquecentesco. Caratteristico è il piccolo cimitero.

PETROIO
La frazione di Petroio si trova su un poggio tra i torrenti Cornia e Rincine ed offre una splendida vista panoramica sulla valle. In questo piccolo borgo troviamo la bella Chiesa di Santo Stefano risalente al XII sec. e dedicata al Santo protomartire cristiano. Al suo interno troviamo anche una Madonna del Carmelo del XVI-XVII secolo e sull'altare maggiore un dipinto raffigurate il martirio del Santo, opera di Francesco Rebugli del 1831. La chiesa ha un campanile a vela con due campane in bronzo dell'Ottocento. Caratteristico è il piccolo cimitero.

FORNACE
A Fornace troviamo La Chiesa di San Lorenzo, pieve di antica origine attestata fin dal XII sec., dove è conservata una tela con Visitazione del XVII sec.. Nei pressi si nota un gruppo di casali rustici, esempio di aggregazione di un piccolo borgo medievale. Sopra la chiesa troviamo dei ruderi di una abitazione a forma turrita, appartenuta ai Conti Guidi, originariamente sormontata da una torre con funzione di torre di vedetta. La tradizione orale tramanda che vi fosse una fornace per la cottura dei laterizi attiva fino ai primi del XX sec., da cui potrebbe derivare il nome di questa piccola comunità. Si ha memoria anche di fonditori di campane che lavoravano il bronzo sul posto.
 

Ultimo aggiornamento: Mer, 02/12/2015 - 13:18