IMU SUI TERRENI AGRICOLI SOSPENDERE IL PAGAMENTO PER RIDEFINIRE LE ZONE MONTANE: A CHIDERLO LA GIUNTA COMUNALE DI LONDA
Con il nuovo metodo di calcolo sono soggetti al pagamento anche coloro che vivono nel comune di Londa
Sospendere per l’anno 2014 il pagamento dell’IMU per i terreni agricoli. A chiederlo è la Giunta comunale di Londa, i cui possessori di terreni agricoli con la nuova classificazione sarebbero costretti a pagare, nonostante anche per questa tassa il comune sia definito “montano” e fin’ora esente da questa tassa.
Il decreto 66/2014, con un nuovo sistema di calcolo, ha infatti fatto si che il comune di Londa per quanto riguarda il pagamento dell’IMU sui terreni agricoli non sia più considerato montano (per questa tassa viene infatti considerata solo l’altezza della sede del Municipio), in questo modo i cittadini possessori di terreni agricoli entro il 16 dicembre dovranno pagare l’IMU. La Giunta comunale di Londa chiede che l’attuazione del decreto sia sospesa, anche perché non è possibile inserire una nuova tassa senza il giusto preavviso. Secondo la Giunta meglio sarebbe rimandare tutto al 2015 in modo da poter attivare un tavolo di concertazione con gli enti locali, le associazioni di rappresentanza, ANCI e UNCEM per confrontarsi sulle modalità di attuazione del decreto.
“Con questo iniquo modello di calcolo – afferma il sindaco di Londa Aleandro Murras - il nostro comune considerato da sempre montano, avendo la sede del Municipio a 226 m sul livello del mare risulta adesso fra i comuni i cui contribuenti devono pagare l’imposta sui terreni per l’anno 2014 entro il 16 dicembre. La maggior parte del territorio agricolo e boschivo è oltre i 600 m/lm. Questo iniquo balzello - prosegue Murras - avrà due nefaste conseguenze: penalizzare tutto il settore agricolo forestale già fortemente in crisi aggravatasi quest’anno dalle condizioni climatiche e un’ulteriore riduzione di trasferimenti statali di circa 38.000 euro deleteria per le finanze del nostro comune. Per questo – conclude - chiediamo con forza che l’immediata sospensione dell’attuazione del decreto”.